Prima di un e-commerce siamo un’enoteca fisica,
dove la conservazione e la rotazione delle bottiglie è curata e gestita in maniera professionale. Le annate dei vini, dove indicate, vengono rispettate salvo esaurimento, al passo con le vendite in enoteca. Generalmente le indichiamo per vini nei quali gli anni di affinamento sono decisamente un valore aggiunto, perché si tratta di vini importanti vocati alla lunga maturazione e quindi se ne può dedurre lo stato della bottiglia che si va ad acquistare, oppure in casi in cui l’annata è stata particolarmente promettente e ci teniamo ad evidenziare la peculiarità del vino messo in vendita. Nel caso non sia più disponibile l’annata indicata e non avessimo ancora aggiornato la descrizione nel sito, verrete prontamente avvisati prima della spedizione, liberi di scegliere se proseguire con l’ordine oppure rivederlo o annullarlo.
Diversamente, dove non trovate indicate le annate, è perché abbiamo una rotazione veloce in negozio e sarebbe troppo complicato aggiornare di continuo le pagine web, rischiando di dare informazioni errate: per questo assicuriamo che si tratta di vini che vengono spediti in stato di conservazione comunque ottimale e fruibili, seppur soggetti al naturale processo di evoluzione del vino, come è normale che sia. Ogni annata è differente ed il tempo ha un effetto evolutivo maggiormente accettabile per alcuni vini, più rischioso per altri.
Noi ci facciamo carico di sorvegliare le nostre bottiglie
e vagliare cosa mettere in vendita, sia sul sito che in negozio. Se siete dei nerd del vino sapete che l’affinamento in bottiglia genera, a seconda della sua durata, evoluzioni che vanno a modificare anche in maniera significativa il quadro organolettico di un vino, sapete quali sono le tempistiche accettabili per i diversi vini e quante siano le altre varianti in gioco, e non dovrebbero servire ulteriori spiegazioni.
Se invece siete dei consumatori “normali” o occasionali e volete solo godervi una delle nostre bottiglie, vi mettiamo al corrente che generalmente i vini bianchi di fascia media escono di cantina almeno l’estate successiva alla vendemmia; ed è un bene perché quei mesi in bottiglia servono a completarli e ad armonizzarli e possono affrontare 2 – 3 anni senza evoluzioni troppo marcate. Anche per i vini rossi immediati o di media struttura i primi 2 – 3 anni di vita sono un periodo più che accettabile senza che si rischi di trovare evoluzioni significative, più adatte a palati allenati.
Le possibilità di invecchiamento che trovate suggerite
si riferiscono a partire dall’anno di vendemmia in etichetta, in tempi stimati sulla base della nostra esperienza: noi personalmente apprezziamo i vini con un minimo di maturazione, sia bianchi che rossi, salvo alcune varietà notoriamente di pronta beva: consigliamo comunque, a chi non vuole rischiare, di consumare i vini ben entro tali date e di conservarli in un luogo fresco e buio, senza sbalzi termici e cattivi odori. Per vini bianchi e rossi importanti si può osare più a lungo, meglio sempre entro i tempi suggeriti e ovviamente conservandoli in ambiente idoneo.
Certamente chi vuole sperimentare può divertirsi a lasciare passare il tempo e vedere cosa succede: a volte il vino regala sorprese inaspettate, ma ricordatevi di godervelo prima o poi!
Diversi produttori ritengono ottimale per alcuni dei loro vini usare tappi Stelvin,
specialmente se si tratta di vini dai caratteri aromatici e fini di cui si punta a preservarne fragranza e freschezza. Ad alcuni questi tappi non piacciono: noi sull’uso del tappo Stelvin non abbiamo nulla in contrario, anzi, per esperienza apprezziamo la capacità di questo sistema di chiusura di proteggere il vino dall’ossidazione, quando serve. (Se vuoi saperne di più leggi qui). Può essere che alcuni vini in vendita siano chiusi con questo sistema, anche se non è segnalato.
Nelle schede vino non troverete precise note di abbinamento,
vuoi perchè talvolta quelle suggerite dalle cantine stesse sono, aimè, banali o troppo generiche, vuoi perchè crediamo che godere un bicchiere di vino è innanzitutto un gesto conviviale soggetto al gusto personale ed al quadro generale del momento in cui si consuma, e con chi. Inoltre la cucina moderna, anche a livello domestico, è costantemente in evoluzione con multiple sfaccettature che rendono surclassato il classico “adatto con carni rosse e pollame” o ”vino per primi piatti della tradizione regionale”.
Se in negozio possiamo, previa una serie di domande, indirizzare i nostri clienti su quello che riteniamo più opportuno secondo la situazione, in rete non ci è immediatamente possibile. Ma il bello della rete è che potete trovare facilmente da voi una miriade di informazioni a seconda delle vostre necessità, con più dettagli di quelli che potrebbero starci in una retroetichetta.
L’abbinamento col cibo deve appagare i vostri sensi, certamente equilibrarsi con le pietanze ma anche (cercare di) soddisfare tutti i commensali, sebbene questo significhi a volte sacrificare il canone per un gesto di cortesia nel riguardo degli ospiti (se all’ospite non piacciono gli spumanti o i rossi tannici troppo alcolici, non piacciono… ma si trova sempre un’alternativa).
Quindi siate liberi di sperimentare o seguire il vostro gusto, se invece desiderate procedere con abbinamento secondo i classici canoni di servizio per contrapposizione e concordanza qui e qui trovate informazioni dettagliate al riguardo.
Per i vini in bag-in-box
siamo costretti a sospendere, durante il periodo estivo, la vendita online di alcune tipologie, in primis quelle che anche a noi vengono consegnate con corriere: il vino in box è più delicato del vino in bottiglia, essendo generalmente più fresco e vivo, e dobbiamo essere sicuri che non stia al caldo per giorni nel cassone di un furgone, sia quando lo consegnano a noi, sia quando noi lo spediremo. Per questo, in estate, scegliamo di rifornirci solo dai produttori che consegnano con mezzo proprio, nel giro di poche ore dalla partenza dalla cantina, e mantenere il vino a temperatura controllata in bottega, per i nostri clienti locali.