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Bottiglia 0,75 lt Antonio Rigoni Carménere Venezia DOC.

Nel bicchiere si caratterizza per il colore rubino. E’ un vino intenso ed ampio con note speziate di liquirizia e tostate di caffè, a cui si aggiungono sentori di marmellata di ciliegia e frutta sotto spirito. In bocca è caldo e morbido, con tannini dolci e vellutati che elevano la sua elegante e piacevolezza. La persistenza è pronunciata con un’ottima coerenza tra i profumi percepiti al naso ed in bocca e le note retro-olfattive.

Il Carménere è un vitigno la cui storia affascinante è legata al bacino del mediterraneo: si pensa che sia addirittura discendente dell’antica “Vitis Biturica” di origine Albanese portata in Francia dai Romani. Quello che è certo è che veniva coltivata storicamente nell’area bordolese in Francia, utilizzata nei tagli tradizionali della regione. Col tempo, a causa della sua difficoltà di coltivazione e scarsa produttività, dopo l’epidemia di filossera che colpì l’Europa intorno alla metà del XIX secolo l’uva Carménere venne abbandonata a favore di altre varietà più redditizie, tanto da essere considerata estinta. Per fortuna non fu così, anche se la sua storia di resistenza in giro per l’Europa fu sicuramente travagliata e confusa, salvo arrivare a tempi recenti in cui, grazie alla ricerca supportata da tecnologie moderne, si è riuscito ad identificare e catalogare il vitigno correttamente.

E’ diffuso nel Nord Est italico, dove fu portato sicuramente grazie agli scambi commerciali con la Francia, e per lungo tempo è stato coltivato credendolo un clone di Cabernet Franc. Solo dai primi anni novanta si è riuscito ad avere conferme certe della sua identità, con moderne analisi genetiche e chimiche, fino ad arrivare al traguardo della sua iscrizione come Carmenére nel registro delle varietà viticole autorizzate.

Curiosità, ad oggi il principale produttore al mondo di Carménere è il Cile, dove il vitigno ha trovato ottimali condizioni geoclimatiche.